Ripensare la Menopausa

Ripensare la Menopausa

E SE LA MENOPAUSA FOSSE TUTTA UN’ALTRA COSA?

Siamo abituate a concepire la menopausa come triste fine dell’età fertile, come la fine della vita sessuale, come l’inizio di un periodo di fragilità fisica fatto di malattie, carenze, depressioni, come un “errore biologico” ancora inspiegabile ma che condiziona la vita della donna che inizia a sentirsi “un ramo secco e inutile”, addirittura come malattia! Ma è davvero così? Noi non crediamo.

Cosa è davvero invece la menopausa? Se la medicina ancora non ha ancora trovato “l’errore biologico” che la determina forse una ragione esiste e questa ragione la conoscono bene gli antropologi. Da decenni, infatti, questi studiosi hanno capito che durante la sua preistoria, l’umanità ha escogitato (quasi unica nel mondo animale) il sistema della menopausa per riuscire a sopravvivere ai periodi più difficili e duri.

Durante i grandi cambiamenti climatici e le grandi carestie di cibo, la fine del ciclo ha liberato le donne più esperte e abili dalla schiavitù biologica della procreazione e dell’accudimento perchè potessero dedicarsi alla ricerca di nuove fonti alimentari, nuovi territori adattivi e nuove abilità. La menopausa ha rappresentato il sistema più efficiente per la sopravvivenza e l’evoluzione della specie. Le donne in menopausa hanno svolto, dunque, per migliaia di anni, un ruolo di guida, di avanguardia e di trasmissione e memoria del sapere che le ha rese indispensabili e autorevoli.

E oggi?

Ancora oggi le donne che vivono questo questo ruolo e che in qualche modo si sentono gratificate dall’autorevolezza dell’età della menopausa (pensiamo a popolazioni come quelle andine, o quelle orientali dove le donne contano qualcosa solo quando diventano anziane) non soffrono dei disturbi che tipicamente correliamo alla menopausa.

Quindi, i disturbi dipendono dalla cultura locale? Dall’atteggiamento cognitivo?

Sembra proprio che sia così per Mayra Hunter e Melanie Smith due ricercatrici dell’ Institute of Psychiatry, Psychology and Neuroscience, King’s College, di Londra.

Le due studiose hanno scoperto (2012)  che far conoscere alle donne affette da disturbi della menopausa le cause e la storia della menopausa ha effetti terapeutici importanti. Hanno chiamato questo metodo di alleviare i disturbi “Terapia Cognitiva”. A conferma delle loro tesi, nel 2015, la NotrhAmerican Menopause Society ha inserito la Cognitive Therapy  al primo posto per efficacia nella classifica delle terapie non ormonali raccomandabili, distribuita ai ginecologi statunitensi e canadesi.

Care signore, siete pronte a resettare quanto sapevate sulla menopausa? Allora seguiteci. Sarà un viaggio straordinario.