PUO’ UN GESTO RIBELLE DISSIPARE I DISTURBI DELLA MENOPAUSA?

I pregiudizi e la cultura dominante sulla menopausa possono influenzare lo stato di salute delle donne che entrano nell’età del climaterio? La risposta è sì. Ma se le stesse donne dovessero cambiare opinione, atteggiamento, consapevolezza nei riguardi della fine dell’età fertile, i disturbi della menopausa scomparirebbero? La risposta è sempre sì.
Infatti la NorthAmerican Menopause Society ha redatto nel 2014 la lista delle terapie non ormonali più efficaci e al primo posto ha eletto LA TERAPIA COGNITIVA.
Conoscere cos’è la menopausa, sapere che non è la fine di tutto ma solo del ciclo fertile, sapere che è stato uno stratagemma escogitato dalla specie umana per sopravvivere ed evolvere, comprendere che ancora oggi ha uno scopo evolutivo importante di indispensabile guida delle nuove generazioni, è già rassicurante per la nostra coscienza e mette in pace il nostro inconscio.
Dunque possiamo dormire tranquille, non siamo sbagliate, non siamo inutili come dicono i medici, non siamo un crogiuolo di malattie.
Ma c’è di più. Se comprendiamo che la missione della menopausa è renderci sagge e cominciamo a praticare saggezza, allora le cose cambiano anche da altri punti di vista.
Per esempio. Come affronta il pericolo dell’osteoporosi una donna saggia?
Si informa con chi ne ha ricercato le cause (non si accontenta di chi le offre un farmaco che ne cancella il sintomo, sa che è meglio chiudere i cancelli prima che i buoi scappino). E così scopre che l’osteoporosi è correlata innanzitutto con il consumo di farmaci, primi tra tutti gli antidepressivi, gli anticoaugulanti e molti altri, e anche all’eccesso di cortisolo (l’ormone dello stress) e viene a conoscenza del fatto che uno dei fattori chiave dell’insorgenza è la mancanza di minerali essenziali e acidi grassi e che questi vengono ridotti dalla mancanza di equilibrio del microbiota intestinale. Quindi cosa conclude? Che deve curare la propria flora batterica, che deve coltivare la salute il più possibile per evitare di dover prendere farmaci, che deve alimentarsi con criterio salutistico e fare un minimo di attività fisica costante evitando gli stress inutili e dannosi al proprio stato di salute. Una donna saggia, che usa la saggezza come ribellione non si berrà mai la panzana che i latticini servono a contrastare l’osteoporosi e nemmeno penserà che l’osteoporosi sia una sfiga a corollario della menopausa.
Il gesto di ribellione è la saggezza. E la saggezza è sempre la via migliore per uscire dai guai.